Descrizione
LifeMed Misuratore Pressione UB-543 da polso con rilevamento del battito cardiaco irregolare. Un mockup dall’elegante design ultrapiatto. Leggero e portatile, quindi non devi rinunciare alle misurazioni della pressione sanguigna, anche in movimento.
L’accuratezza delle misurazioni di LifeMed Misuratore Pressione UB-543 è stata validata clinicamente secondo il protocollo della Società Europea di Ipertensione (E.S.H. 2010). Tecnica di misurazione durante la fase di compressione del cinturino da polso, che aiuta a ridurre gli artefatti in situazioni di grave aritmia. Funzione per posizionare correttamente il braccio all’altezza del cuore con segnalazione luminosa di colore variabile:
- blu posizione corretta;
- arancione posizione non corretta.
Ampio display LCD interattivo con caratteri grandi: tutte le informazioni fornite durante e dopo la misurazione sono chiaramente visibili e controllate. Bracciale semirigido, latex free, che assicura una corretta vestibilità al polso e previene l'”effetto zeppa” che porta alla sottovalutazione. LifeMed Misuratore Pressione UB-543 si spegne automaticamente dopo circa 2 minuti dall’ultima operazione per preservare l’autonomia della batteria.
- Metodo di misura oscillometrico con sistema di misura verso l’alto;
- Memorizza 60 misurazioni per due utenti, calcola il valore medio mattutino, pm/sera e globale, data e ora;
- Confronta le misurazioni con le linee guida O.M.S;
- Indicazione del battito cardiaco irregolare.
PRESSIONE DEL SANGUE, CHE COS’É?
Tanto più la superficie è piccola (ago di uno spillo, lama di un coltello ecc. ) e tanto più la pressione aumenta (a parità di forza applicata). In questa situazione il nostro corpo esercita sul terreno una forza tramite una superficie di appoggio data dalle dimensioni delle suole. Le pareti dell’aorta, il principale vaso arterioso che esce dal cuore, vengono distese con forza dal passaggio del sangue.
La pressione massima dipende quindi dall’efficienza della pompa cardiaca (quantità di sangue espulso ad ogni contrazione) e dall’elasticità delle pareti delle arterie. In condizioni normali la pressione massima o sistolica è pari a 120 mmHg. Quando il lume delle arterie si restringe o diminuisce l’elasticità delle pareti, il sangue incontra maggiori difficoltà a scorrere e la pressione massima aumenta oltre i valori normali. In questo periodo il flusso del sangue nelle arterie diminuisce così come la pressione che raggiunge il suo valore minimo un attimo prima dell’inizio della nuova sistole.
La pressione arteriosa minima dipende quindi dalla resistenza che il sangue incontra nei tessuti periferici. In questa situazione il valore minimo che si raggiunge prima della successiva sistole è superiore al valore normale di 80mm Hg.
La pressione del sangue deve rimanere entro un range di valori prestabiliti per assicurare ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti. Al di sotto di questi valori il sangue non viene immesso in circolo in maniera efficace. I tessuti periferici tendono a ricevere meno ossigeno e nutrienti.
In questi casi si verifica un brusco calo di pressione. E’ dovuto alla forza di gravità che richiama il sangue nei vasi inferiori determinando al tempo stesso un temporaneo iperflusso di sangue a livello locale. Ciò predispone l’individuo all’arteriosclerosi e ai pericolosi danni d’organo che coinvolgono generalmente reni, cuore, vasi, cervello ed in alcuni casi anche l’occhio.
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