Descrizione
Dr Gibaud Manugib Trauma Ortesi Polso-Pollice Sinistro è utilizzata per stabilizzare il polso e il pollice in una posizione funzionale, mantenendo la mobilità delle altre dita e la presa della mano. Una stecca palmare rigida e malleabile viene utilizzata per l’immobilizzazione relativa del polso e una stecca radiale rigida e malleabile viene utilizzata per l’immobilizzazione relativa del primo raggio della mano. Comoda fodera imbottita. Comodo cuscino nel palmo. Tre cinghie di chiusura a strappo per avambraccio, polso e mano. Linguetta per il pollice con chiusura in velcro.
Condizioni che possono trarre beneficio dalla riduzione del movimento del polso e del pollice, usando Dr Gibaud Manugib Trauma Ortesi Polso-Pollice Sinistro, come:
- Fase dopo la rimozione dal gesso
- Periodo postoperatorio
- Tenosinovite di De Quervain
- Il pollice dello sciatore
- Lesioni da uso eccessivo del polso e del pollice
- Lesioni al polso e al pollice
- Altre lesioni dei tessuti molli
COME RICONOSCERE E GESTIRE UNA FRATTURA DELLO SCAFOIDE
Il polso è stato oggetto di altri approfondimenti sul mio blog (che vi segnalo alla fine di questo articolo). Oggi è tornato al centro della mia attenzione perché voglio parlarvi di un trauma al polso: la frattura dell’osso scafoide.
- Scafoide. un piccolo osso nell’articolazione del polso
Insieme ai suoi 7 fratelli, lo scafoide forma il carpo, la parte dello scheletro umano che collega il radio (osso dell’avambraccio) ai metacarpi (5 ossa della mano che si collegano anche alle falangi).
In particolare, lo scafoide si trova sulla fila prossimale delle ossa carpali e si articola:- nella sua parte prossimale con il radio;
– trasversale al semilunare;
– distale ci sono tre ossa nella fila distale delle ossa carpali, il trapezio, il trapezio e il capo.Ora che abbiamo una migliore comprensione di questo osso, diamo un’occhiata più da vicino alla lesione oggetto della nostra attenzione. -
Cause, sintomi e diagnosi della frattura dello scafoide
Le fratture dello scafoide sono spesso causate da cadute, incidenti automobilistici o infortuni sportivi. Come ho detto, a volte la lesione “gioca a nascondino”. Cosa significa? I sintomi possono essere lievi o comunque non abbastanza preoccupanti da giustificare il contatto con un medico o un pronto soccorso per ulteriori accertamenti.
Quali sono i sintomi di una frattura dello scafoide? La cosiddetta zona anatomica della tabacchiera (l’avvallamento che compare sul dorso della mano, quando si apre, tra il polso e il pollice) è dolente e raramente tumefatta.
Va inoltre notato che la frattura potrebbe non apparire alla prima radiografia. Tuttavia, se dopo un esame clinico lo specialista sospetta la presenza di tale lesione, di solito prescriverà un braccialetto per circa una settimana, dopodiché eseguirà nuove radiografie ed eventualmente una TAC.
I chirurghi ortopedici sanno che occorre prestare molta attenzione di fronte a una sospetta frattura dello scafoide, poiché la diagnosi è tardiva e i ritardi nel trattamento possono comportare:– Pseudoartrosi, cioè mancanza di consolidamento delle ossa;
– L’osteonecrosi, il processo di morte cellulare, si verifica in una parte dell’osso. Infatti, il flusso sanguigno raggiunge solo l’estremità distale dello scafoide e la frattura determina un’interruzione della vascolarizzazione dei frammenti prossimali, cioè dei frammenti che non ricevono direttamente il sangue.
– Se ti fai male al polso e senti dolore, anche se non vedi gonfiore, vai al pronto soccorso.Ma una volta diagnosticata una frattura, come si procede?
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Il trattamento della frattura dello scafoide
In caso di frattura composta, può essere sufficiente l’immobilizzazione con tutore per polso e pollice per 6-10 settimane. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, la frattura è completa e instabile, quindi l’osteosintesi è l’opzione. I pezzi dello scafoide vengono quindi uniti tra loro con viti (viti di Herbert) o i cosiddetti fili di Kirschner. Dopo l’intervento chirurgico, il polso deve essere immobilizzato per 6-8 settimane, ma ci vorranno almeno 6 mesi per guarire completamente.
In ogni caso, sia post-immobilizzazione che post-operatorio, è necessario un periodo di riabilitazione fisioterapica. L’obiettivo è ripristinare il 100% della capacità di piegare, estendere e ruotare il polso e la forza.
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